Un abbraccio convulso e poi la fuga.
La verità ha più sapore se è mangiata cruda.
Forse il correre dei giorni ha un suo motivo.
Forse sono diventato solo più cattivo.
Mi accorgerò di aver sottovalutato i miei sospiri
per sentirmi un po' più adatto a questa gente
non esattamente, non proprio adatta a me, né divertente
potevamo darci un altro appuntamento
di quelli in cui ci si ritrova più sinceri
e io magari avrei messo su una giacca nuova
prometto di proteggere i miei occhi dagli antichi fasti della tua assenza
perchè la vita è dove puoi guardare e tutto il resto è riconoscenza
potevamo darci meno spago
quello che andando via
hai messo intorno alla valigia
prometto di comprare una stazione per avere un punto di partenza
perchè la vita è dove puoi andare e tutto il resto è riconoscenza
mi puoi raccogliere, mi puoi raccogliere tenendomi tra le tue mani
e mi puoi rincorrere, mi puoi rincorrere che intanto io non so scappare
tu mi puoi rincorrere, mi puoi rincorrere finchè vuoi
e ti puoi nascondere, ti puoi nascondere che intanto io ti so trovare
e mi puoi raccogliere, mi puoi raccogliere
tanto so che sotto il cielo disegnato al tramonto
il mio girasole si china sul prato per aspettare solo te.
Grappoli di stelle
nella cupola blu del cielo;
bellezza vestita d'azzurro,
che danzi come uno
sbandato, emarginato,
né carne, né pesce,
né niente
...e tu non lo sai.
Beviamo e danziamo
e torniamo a bere.
l'alba più bella di tutte le albe ha dentro il mare
il tramonto più bello di tutti i tramonti ha dentro il mare
i libri letti al mare hanno dentro la sabbia per scrivere d'amore
e per scrivere d'amore ci vuole una storia
e ci vuole uno sfondo e ci vuole il mare
succhiami il veleno, sputalo lontano
il cielo spegne la luce, io penso le lampadine, tu dio che cosa fai
vuoi un abbraccio ma che sia il più lungo che ci sia
come era felice il sole mentre sbadigliava e vedeva che eravamo ancora lì.
Run fast for your mother, run fast for your father
Run for your children, for your sisters and brothers
Leave all your loving, your loving behind
You cant carry it with you if you want to survive.
anche perchè in fondo non mi basta mai
tutto quello che ho
neanche le cose belle meravigliose
e neanche tu che sei più bella delle stelle
che cadono d'estate
chissà se questa volta ti fai male
scendendo dalle nuvole dai sogni
che ti escono dagli occhi.
La cucina : il vero regno di mia madre, l'antro caldo della strega buona sprofondato nella terra desolata della solitudine, con pentole piene di dolci intingoli che ribollivano sul fuoco, una caverna d'erbe magiche, rosmarino e timo e salvia e origano, balsami di loto che recavano sanità ai lunatici, pace ai tormentati, letizia ai disperati. Un piccolo mondo venti-per-venti: l'altare erano i fornelli, il cerchio magico una tovaglia a quadretti dove i figli si nutrivano, quei vecchi bambini richiamati ai propri inizi, col sapore del latte di mamma che ancora ne pervadeva i ricordi, e il suo profumo nelle narici, gli occhi luccicanti, e il mondo cattivo che si perdeva in lontananza mentre la vecchia madre-strega proteggeva la sua covata dai lupi di fuori.
Penso a come dire questa fragilità che è guardarti,
stare insieme a cose come bottoni o spille,
come le tue dita, i tuoi capelli lunghi marrone.
Ma d’aria siamo quasi, in tutte le stanze
dove ci fermiamo davanti a noi un momento
con la paura che ci ha assottigliati in un sorriso,
dopo la paura in ogni mano, o braccio, passo,
che ogni mano, o braccio, passo, non ci siano.
Lei oggi era vestita di verde, e sullo sfondo quei palazzi. Una finestra accesa ogni dodici finestre spente. Vado sempre alla stazione e tu come un piccolo incendio mi vieni incontro. Come il vento che qui non c'è mai, tutti quei pareri contro. Se attorno agli occhi ci sono dei disegni, se mi parli nei video poker dei nostri incontri. Quando ti ho dato tre fazzoletti di carta per pulirti la bocca, mi dicevi: adesso che non lavori potrai dormire quanto ti pare.
Stavi tre giorni da tua madre e tre giorni da tuo padre, e ti sentivo che ansimavi ma non per correre via, e la tua televisione accesa tutta la notte.
Se ti senti vicina a Parigi, pensami - dicevi - pensa a quando, sulla superficie terrestre resteranno soltanto dei sacchetti di plastica svolazzanti.
Mi dicevi - non pensarmi, puoi chiamarmi quando vuoi, non mi disturberai mai.
Mi dicevi - tranquillo non saranno mai ridistribuiti i beni e i dischi che vuoi, non li troverai.
E piangevamo come piangevano su un aliscafo quelli che partivano per cercare qualche altra America o che partono adesso per cercare un'Europa.
Eh - Non sono cose da spiegare, non sono cose da spiegare.
E dalla scala antincendio si vedeva solo la facciata del palazzo di fronte, sembrava dell'Europa dell'est - ci dicevamo - anche se non ci eravamo mai stati. L'industriosità delle anime però arrivava fin lì, sembravano non fermarsi mai con i loro movimenti.
Continuavano a dirci - qui tutto bene, qui tutto bene, qui tutto bene.