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martedì 27 dicembre 2011

compartir

Non mi piace che ci sia un papa che predica senza condividere la sua anima con una papessa.

A. Jodorowsky

enjoy the silence

lunedì 19 dicembre 2011

mister tamburino non ho voglia di scherzare

giovedì 8 dicembre 2011

i tuoi ventitre anni, i miei ventisei anni



se solo anche tu fossi stata di plastica
o di un altro materiale stabile non degradabile.

V. Brondi

mercoledì 7 dicembre 2011

the rhythm of this friday night


se noi fossimo dei petali
io sarei dopo di te
quando sono m'ama io
sei non m'ama tu
quando sono non m'ama io
sei m'ama tu.

io sono il lungo inverno e tu la bella estate
siamo rette parallele.

Dente

vestita di mare


E' che la terra non può essere mare
e tu non puoi essere mare.
E' che l'albero invece
viene dal mare
vive di mare
e muore di te.

E. Laudace

venerdì 2 dicembre 2011

oceano di gomma



il prezzo è un po' il mare
sembra che ti culli
ma poi ti vuole ingoiare.

M. Agnelli

giovedì 1 dicembre 2011

nuova stoà

Non sono i fatti in sé che turbano gli uomini, ma le opinioni che gli uomini formulano sui fatti.

Epitteto

lunedì 28 novembre 2011

beato me

Splendida ogni cosa che fai
se la fai per amore
e con tutto te stesso
splendida e profonda lealta'
che traspare dagli occhi tuoi.

Beati i miei occhi
se ogni giorno possono vederti.
Beate le braccia
se sono forti e possono abbracciarti.


F. Fiumani

venerdì 25 novembre 2011

(what I saw in the water)

Time it took us
To where the water was
That’s what the water gave me
And time goes quicker
Between the two of us
Oh, my love, don’t forsake me
Take what the water gave me

Lay me down
Let the only sound
Be the overflow
Pockets full of stones


Florence and the Machine

giovedì 24 novembre 2011

l'una


Me desprendo del abrazo, salgo a la calle.
En el cielo, ya clareando, se dibuja, finita, la luna.
La luna tiene dos noches de edad.
Yo, una.


E. Galeano

mercoledì 23 novembre 2011

continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai




non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole -
- che ho cancellato dal vocabolario
ce ne sono una dozzina e anche di più.
Ho cominciato da quelle
che si sa che son delle bugie
come per sempre
che fondamentalmente è uguale a mai -

le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei sempre nell'ipocrisia dei mai
.

giovedì 17 novembre 2011

amatore inesperto

Esigere un vino "stabile" è la più grande sciocchezza che un bevitore di vino possa commettere.

M. Soldati

saldati


"E come stai?"
mi chiedo dandomi del tu
"come a primavera sugli alberi le foglie".

Dente

martedì 15 novembre 2011

con me non devi essere niente



La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.

Edme-Pierre Beauchêne

tcoy


stay out of trouble, stay in touch
try not to think about me too much.


Kings of Convenience

‪wish you were here

venerdì 11 novembre 2011

I Gotta Feeling

mercoledì 9 novembre 2011

1986

La vita amico è l'arte dell'incontro


E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.

F. De Andrè

martedì 8 novembre 2011

3x1

In Giappone ci sono tre modi per dire “ti amo”. Il modo più trascurabile è "daisuki", poi c’è "aishiteru" un termine più serio e infine "koishiteru" e lo si dice alla persona con cui si desidera trascorrere il resto della vita insieme.

Anonimo

venerdì 4 novembre 2011

preguntitas sobre Dios

Hay un asunto en la tierra
mas importante que Dios.
Y es que nadie escupa sangre
para que otro viva mejor.
Que Dios vela por los pobres?
Tal vez si, y tal vez no .
Pero es seguro que almuerza
en la mesa del patron.

Atahualpa Yupanqui

martedì 1 novembre 2011

Odiata per le sue virtù

giovedì 27 ottobre 2011

dove tutto poi ritorna



Scrivi poesie perché hai bisogno di un posto dove essere quello che non sei.

Alejandra Pizarnic

martedì 25 ottobre 2011

Latinoamérica

 
Soy,
Soy lo que dejaron,
soy toda la sobra de lo que se robaron.
Un pueblo escondido en la cima,
mi piel es de cuero por eso aguanta cualquier clima.
Soy una fábrica de humo,
mano de obra campesina para tu consumo
Frente de frio en el medio del verano,
el amor en los tiempos del cólera, mi hermano.
El sol que nace y el día que muere,
con los mejores atardeceres.
Soy el desarrollo en carne viva,
un discurso político sin saliva.
Las caras más bonitas que he conocido,
soy la fotografía de un desaparecido.
Soy la sangre dentro de tus venas,
soy un pedazo de tierra que vale la pena.
soy una canasta con frijoles ,
soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles.
Soy lo que sostiene mi bandera,
la espina dorsal del planeta es mi cordillera.
Soy lo que me enseño mi padre,
el que no quiere a su patria no quiere a su madre.
Soy América latina,
un pueblo sin piernas pero que camina.

Tú no puedes comprar al viento.
Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
Tú no puedes comprar el calor.
Tú no puedes comprar las nubes.
Tú no puedes comprar los colores.
Tú no puedes comprar mi alegría.
Tú no puedes comprar mis dolores.

Tengo los lagos, tengo los ríos.
Tengo mis dientes pa` cuando me sonrío.
La nieve que maquilla mis montañas.
Tengo el sol que me seca  y la lluvia que me baña.
Un desierto embriagado con peyote un trago de pulque.
Para cantar con los coyotes, todo lo que necesito.
Tengo mis pulmones respirando azul clarito.
La altura que sofoca.
Soy las muelas de mi boca mascando coca.
El otoño con sus hojas desmalladas.
Los versos escritos bajo la noche estrellada.
Una viña repleta de uvas.
Un cañaveral bajo el sol en cuba.
Soy el mar Caribe que vigila las casitas,
Haciendo rituales de agua bendita.
El viento que peina mi cabello.
Soy todos los santos que cuelgan de mi cuello.
El jugo de mi lucha no es artificial,
Porque el abono de mi tierra es natural.

Tú no puedes comprar al viento.
Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
Tú no puedes comprar el calor.
Tú no puedes comprar las nubes.
Tú no puedes comprar los colores.
Tú no puedes comprar mi alegría.
Tú no puedes comprar mis dolores.

Você não pode comprar o vento
Você não pode comprar o sol
Você não pode comprar chuva
Você não pode comprar o calor
Você não pode comprar as nuvens
Você não pode comprar as cores
Você não pode comprar minha felicidade
Você não pode comprar minha tristeza

Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
(Vamos dibujando el camino,
vamos caminando)
No puedes comprar mi vida.
MI TIERRA NO SE VENDE.

Trabajo en bruto pero con orgullo,
Aquí se comparte, lo mío es tuyo.
Este pueblo no se ahoga con marullos,
Y si se derrumba yo lo reconstruyo.
Tampoco pestañeo cuando te miro,
Para q te acuerdes de mi apellido.
La operación cóndor invadiendo mi nido,
¡Perdono pero nunca olvido!

(Vamos caminando)
Aquí se respira lucha.
(Vamos caminando)
Yo canto porque se escucha.

Aquí estamos de pie
¡Que viva Latinoamérica!

No puedes comprar mi vida.
 
 
Calle 13 

lunedì 24 ottobre 2011

puntino sulla i

il futuro è semplice
il presente è indicativo
tutto è relativo
quanto passato sotto ai ponti è passato
è finito l'infinito.

Dente

in quella notte molto complicata

c'è un aereo sepolto all'inizio del deserto del tuo petto
che ha un sentiero nel mezzo che porta a un pozzo
e intorno cupole di cattedrale da cui i miei occhi non vanno più via
dove se chiedi una promessa è molto facile che non ci sia

e sotto sagome di trincee immacolati pentagrammi
che nascondono il nascondiglio della più bella delle melodie
e poi c'è il fondo di un mare profondo dove fa male l'allegria
si espande in spume di anche bianche la scia che lascia la fantasia

in fondo gambe senza bugie in fondo pali di palafitte
alberi di nave senza radici senza più energia
e alla fine delle vele dei polpacci una complessa geometria
che ti mantiene in equilibrio che ti permette di scappare via

questo è quasi tutto
quasi tutto quello che ho scritto
alzandomi dal letto
inciampando nei tuoi fogli da disegno
in quella notte poco complicata
in quella notte senza vestiti
in quella notte dentro casa tua
e adesso lo sai


Dente

lunedì 17 ottobre 2011

come sempre più spesso tu luce

Sempre tu vento
sempre io conchiglia

Come sempre
son sicuro crescerai
come sempre
al mio fianco resterai

Un istante, una vita in scatola
come sempre una foto parlerà


Scivolo su certi modi di incontrarci con le mani
proprio in mezzo ai tuoi discorsi
proprio mentre parli.

Scivolo su queste notti

dove un battito di occhi chiusi quanto basta
chiusi per vederti.

Scivolo e ti vengo addosso
scivolo sempre piu' spesso

credo di provarci gusto ad aggrapparmi a te.

Come sempre
ti assicuro capirò
come sempre
oggi mi accontenterò
.

this must be the place

martedì 11 ottobre 2011

via con me



M'hai detto: ti amo.
Ti dissi: aspetta.
Stavo per dirti: eccomi.
Tu m'hai detto: vattene.

io in banca e amico con la jaguar gialla

Se il mio domani fosse simile ad una cartolina di Canazei
Forse ci andrei un po' più spesso
L'angoscia del futuro viene a letto con me
Ultimamente il mio umore mi fa il gioco delle tre carte

E se non riesci a guadagnare
con quello che sai fare
Ti toccherà farlo con quello che non sai fare
E se non riesci a guadagnare
con quello che vuoi fare
Ti toccherà farlo con quello che non vuoi fare

Come si fa a trent'anni
Ad essere in perfetta forma
Avrei bisogno di un amico in banca
Tu dimmi come si fa
A trent'anni ad essere una persona in gamba
Avrei bisogno di una Jaguar gialla

Se il mio domani fosse simile
Ad una vecchia foto in scogliera
Forse sarei più disteso
Avremmo più energie per le nostre fantasie
Avremmo più occasioni
per disegnare paesaggi


lunedì 10 ottobre 2011

il materiale e l'immaginario

Preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire

preferisco di gran lunga
la pazienza all'odio
che trabocca dalle marce
del motore nel mattino
come andare sempre in quarta
come non fare la fila
quale strada è meglio scegliere
per non stare fermi in coda

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?

preferisco di gran lunga
la bellezza inconsapevole
di una coppia di ragazze
che conversano lontano
alle facce toste indomite
che le spogliano con gli occhi
agli antipodi del sole
della seduzione

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire
dove mettere le mani
come stringere le mani
quale genere di faccia
indosserò domani?

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

sabato 8 ottobre 2011

brindo, prima che il vento dica che è giunta l'ora



È questo il problema di chi beve, pensai, versandomi da bere. Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.
Charles Bukowski


No pienso en ti
sólo te siento
pasando por mi
como un dulce viento.
Devendra Banhart

l'ufficio in riva al mare



Le cose si rompono in continuazione. Bicchieri, piatti, unghie. Le promesse. I cuori. I coglioni.
J.Picoult

martedì 4 ottobre 2011

io respiravo l'aria fredda con te

Esiste nel corpo la neve che non si squaglia in nessun ferragosto, rimane dentro un fiato come il mare dentro una conchiglia vuota. 

La neve tornerà come un pretesto
dipinta e sempre finta
e tu la irridi
la lusinghi e la sfidi
e la solleva il tuo sbuffo selvagg
io.

masterplan


Destino, secondo definizione, è un percorso prescritto. Per la lingua spagnola è più semplicemente arrivo.

E.De Luca

lunedì 3 ottobre 2011

una domenica notte

...e la conosci questa sensazione
questo senso di vuoto senza una ragione...

...e la conosci quella sensazione
quella voglia di fuggire senza una ragione...

...e la conosci bene questa sensazione
è una specie di ottimismo senza una ragione.

D. Brunori 

mercoledì 28 settembre 2011

io m'invento un gran finale



Mi manchi tu, la libertà,
tanti LP, Battisti e Mina,
mi servi tu, la malattia,
che spazza via, la razza umana.

Chiudo con le sigarette,
un ragazzo in strada scappa via,
e metto in lista
tutto quello che mi manca,
e mi sembra quasi una preghiera,
oppure folle amore.

Piangi Roma, muori amore,
tutto il bene che so dare,
come il sasso e la fontana,
si consuma, si consuma.


F.Bianconi

martedì 27 settembre 2011

cambiano le stagioni (e le vocali)

"E come stai?" - mi chiedo dandomi del tu - "Come a primavera sugli alberi le foglie"

Saldati - Dente

apnea

- Chiudi questi benedetti occhi di pesce.
- Ma non posso. Se tu vedessi quello che vedo io, non li potresti chiudere.



Se fosse per me saprei come perdermi nel blu.


Ma cos'è questa crisi?



Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa.
La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura.
E' dalla crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi,inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d'uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti. E' dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno,poiché senza crisi ogni vento è una carezza.
Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di ciò dobbiamo lavorare duro.
Terminiamo definitivamente con l' unica crisi che ci minaccia,cioè la tragedia di non voler lottare per superarla.

A.Einstein

lunedì 26 settembre 2011

il mestiere di vivere

e alla fine conta sempre di più
chi conosce te
di chi conosci tu.

gaLoni


xoan non esce la sera

La felicità è la tristezza che fa le capriole.


sabato 24 settembre 2011

there is a light and it never goes out



Take me out tonight
Where there's music and there's people
And they're young and alive
Driving in your car
I never, never want to go home
Because I haven't got one
Anymore

Take me out tonight
Because I want to see people
And I want to see life
Driving in your car
Oh, please don't drop me home
Because it's not my home, it's their home
And I'm welcome no more


domenica 18 settembre 2011

io vorrei non vorrei ma se vuoi

sabato 17 settembre 2011

nuvole senza messico



e riciclo parole, riciclo pensieri, riciclo la mia faccia
riciclo un'immagine di te fra le mie braccia e canto
nanana nanana nanana nanana nana, nanana nana, sotto la doccia
E ripenso alle due o tre cose che mi fanno davvero
annegarti negli occhi, rubarti il respiro
è la vita che va, è la vita che va, un'altra piccola morte che viene
esercizi di stile dentro le vene

E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
condannato per l'eternità a girare in tondo, in tondo, in tondo, in tondo
che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
che porta con se solo nuvole, nuvole, nuvole senza messico
e che voglia di piangere ho.


G.Canali

venerdì 16 settembre 2011

I Am The Walrus

martedì 13 settembre 2011

poporopopopo

è tempo di -


Il sole a settembre mi lascia vestire ancora leggera
Il fiume riposa negli argini aperti di questa distesa
Tu mi dicevi che la verità e la bellezza non fanno rumore
Basta solo lasciarle salire, basta solo lasciarle entrare

E' tempo di imparare a guardare
E' tempo di ripulire il pensiero
E' tempo di dominare il fuoco
E' tempo di ascoltare davvero

L'amore a settembre mi ha fatto sentire ancora leggera
Il giorno sprofonda nei solchi bruciati di questa distesa
Tu lo sapevi che nessuna gioia nasce senza un dolore
Basta solo farlo guarire, basta lasciarlo entrare.

C.Donà

lunedì 12 settembre 2011

due satelliti in orbita sul mar

i (graditi) ritorni

E da quel punto in poi
sentimmo sotto di noi
svolgersi il sentimento,
largo e intento
ad una tutta sua meditazione,
non curante
che sopra la sua pelle si ballasse.
Le foglie coi barattoli, le casse
con i tronchi senza cuore.
E lo scandaglio calava dalle prore,
poi ritornava su
chiedendosi "Perché, perché il ritorno?".
È sempre per prova che
sulle labbra torna
la parola "amore",
per prove d'esercizio
perché si sa che poi non si sa mai
che potrebbe tornare utile.
Tornare, per raccontare
il furore e il gelo
delle notti aurore.
Bianca e assai provata,
scampata per un pelo per poter ritornare,
come dalle crociate, a un futile
sopravvissuto a tutto,
che ritorna più utile che vivo,
quindi innamorato ancora.
E torna, torna, lei gli ha detto torna
ed era una bambina, finalmente,
e gli diceva torna.
Abbiamo un solo limite:
l'amore che ci divide.
Come la ragione,
perché con la ragione
si sopravvive a tutto,
si distrugge il distrutto,
ricostruendo a intarsi la copia fedele
dell'innamorarsi,
e un tassello alla fine
o è dell'uno o è dell'altro.
E i sogni si allontanano
come i cavalli scossi,
caduti i sognatori;
bocconi tra le fragole, ma
più dolci e più rossi,
ridotti a dolenti spifferi.
E docili incompetenti
nella lotta incerta
tra il ridire e il fare
l'amore colloquiale.
E lei continua a dirsi:
"Si sopravvive a tutto per innamorarsi".
Amarsi è questo: escludere
d'essere i soli al mondo,
i soli ad esser soli amando,
sterminandola l'invincibile armata.

L.Battisti

Il mare impetuoso al tramonto...

...salì sulla luna
e dietro una tendina di stelle…
se la chiavò!

Zucchero

domenica 11 settembre 2011

erase and rewind

giovedì 8 settembre 2011

un tempo era semplice

una piccola luce

la Agrado



Una es más auténtica cuanto más se parece a lo que ha soñado de sí misma.

Una persona è più autentica quanto più assomiglia all’idea che ha sognato di se stessa.

sassi nelle scarpe e polvere sul cuore



Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

V.Capossela

Cesare Pavese in euskera (basco)

homelift

La felicità è mignotta, la serenità almeno non ti abbandona nei momenti difficili.

E.Zanca

come una lama di vetro

La vita mi passava attraverso
in un pomeriggio come tanti
che mi sentivo in fondo perso
nel vano tentativo di accontentare gli altri

Chi sono
Chi sono diventato
che non rifiuto un tiro e attiro ogni rifiuto
che mi cerco riflesso negli occhi di qualcuno
che non mi capisce e non mi ha mai capito

La vita mi passava attraverso
come una lama di vetro

E sogno di tornare a guardare un tramonto
con amici veri
Cercare nelle nuvole un senso
un senso alle emozioni
E tenere il sole dentro gli occhi
fino a farmeli bruciare
per vedere fino a che punto
questo mio corpo sia ancora disposto a soffrire

La vita mi passava attraverso
come un dolore sottile

Amore attenta ai demoni
che qui non ci sono santi e non si fanno i miracoli
Qui non si aprono le porte figuriamoci il mare
Se siamo solo di passaggio
il passaggio è altrove

La vita mi passava attraverso
e mi resta come l'impressione
che non sia andato tutto perso
che esista in fondo un'altra occasione
per ritrovar se stessi
lungo la riva di un fiume

La vita mi passava attraverso
come un bagliore
e non so dirti perchè
ma mi viene da gridare

Fino a qui tutto bene
Fino a qui almeno

Non è la caduta a preoccuparmi quanto
l'impatto al suolo

Fino a qui tutto bene
Fino a qui almeno.

R.Angelini

mercoledì 7 settembre 2011

monna lisa



La scuola è una gran cosa
e soprattutto se ti insegnano ad amare
i capolavori del passato
però è un peccato che tu non li puoi vedere
né toccare.

I.Graziani

cammina vicino a me, ma non starmi vicino


Comprati un mazzo di fiori che poi ti do i soldi
cerca di farti bella più bella di quello che sei
muoviti fai presto che ti voglio vedere
non sbagliare via e porta qualcosa da bere
quando sei qui con me q uesta stanza non ha più pareti
appena te ne vai olocausto di tutti i poeti.

Dente

martedì 6 settembre 2011

e so che guarirei

mercoledì 31 agosto 2011

king and queen

guardia '82

[...]
Quando il mare s'incazza
e riporta ricordi
che avevi coperto di sabbia.
[...]
Il 31 d'Agosto
c'è una storia che nasce
e un'estate che muore.

Brunori SAS

disfruta


La vita è troppo breve per bere vini mediocri.

J.W.Goethe

martedì 30 agosto 2011

rabbia

«Il motivo principale per cui la gente se ne va dai paesini di provincia» diceva sempre Rant, «è perché così poi può sognare di tornarci. E il motivo per cui ci resta è per sognare di andarsene». Con questo Rant voleva dire che nessuno è felice, da nessuna parte.

C.Palahniuk

lunedì 29 agosto 2011

impressioni di agosto



Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.

E.Flaiano

I am the walrus

domenica 28 agosto 2011

quelqu'un m'a dit



perché le cose non vanno mai come vuoi tu
anzi è più facile cambino ancora di più.

Così io ti prendo per mano e ti porto con me
perché a darsi un appuntamento che speranza c'è?

D.Silvestri

chega de saudade

sabato 27 agosto 2011

una (mezza) giornata al mare



solo e con mille lire
sono venuto a vedere
quest’ acqua e la gente che c’è
il sole che splende più forte
il frastuono del mondo cos’è
cerco ragioni e motivi di questa vita
ma l’epoca mia sembra fatta di poche ore
cadono sulla mia testa le risate delle signore.

D.Silvestri

mercoledì 24 agosto 2011

dedicato



Ai miei pensieri
a come ero ieri
e anche per me.

I. Fossati

bye Bye Bombay



Steso su un balcone guardo il porto
sembra un cuore nero e morto
che mi sputa una poesia
nella quale il giorno in cui mi lancerò.
E non mi prenderanno
neanche tu mi prenderai.
Io non tremo.
E' solo un pò di me che se ne va
giù nella città, dove ogni strada sa
condurre sino a te e io no.

Afterhours



dust of jazz

e un altro anno se ne va



Tornerà un altro inverno
Cadranno mille pètali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà.

B.Martino


martedì 23 agosto 2011

prima che

Era bello vederti nuotare,
andare a fondo per poi risalire.
Era bello star svegli la notte
e tutto il giorno dormire.


Tre allegri ragazzi morti

domenica 21 agosto 2011

sporca estate



Figli, vi porterei a cena
sulle stelle,
ma non ci siete.

P. Ciampi

mangiare senza mangiarci



Sono stanca dei buchi
stanca delle cicatrici.

Mi tocco e quel che sento
resta sempre aperto lì.


Eva Laudace

venerdì 19 agosto 2011

manifestandosi

giovedì 18 agosto 2011

L'intelligenza sta


- nel comprendere appena in tempo
il ruolo preciso di un esistenza
le cose da gettare via
quelle importanti da valutare
per mettere a frutto le qualità

- nel chiedersi sempre serenamente
se c'è la propria vita in allarme rosso
e non fare finta di ridere
con autoironia non mentire mai

- nell'esser prudenti
quando cala una nebbia
sul rischio di cadere
troppo facile avere
la lucidità di quelli che
non sanno camminare

- nel capire che la crisi interiore
è solo la fine del primo tempo
cinque secondi alla regia
pausa pranzo un minuto appena
chiuso per ferie o per inventario

- nel cercare con estrema cura
possibili compagni d'avventura
e poter parlare di lei con autoironia
non mentire mai

- nell'essere prudenti
quando cala una nebbia
sul rischio di cadere
troppo facile avere
la lucidità di quelli che
non sanno camminare

- nel considerare il progresso
come un aiutino da "domenica in"
noi ce la caviamo con poco
la macchina del tempo
una buccia di banana

- dove l'ipotesi ammette
l'urgenza di lei
dove c'è il bisogno reale
di mettersi a fare
un po' di autoironia


M. Gazzè


mercoledì 17 agosto 2011

sei tu, chi può darti di più?



La luna piena minchionò la lucciola - Sarà l'effetto dell'economia, ma quel lume che porti è deboluccio... - Sì, - disse quella - ma la luce è mia!


Trilussa

El Grito Contemporary Circus



L'unica cosa ridicola è la paura di essere ridicoli.

Giacomo Costantini

mercoledì 10 agosto 2011

summer on solitary beach

martedì 9 agosto 2011

dentro i miei vuoti puoi nasconderti


Se c’è un motivo
trovalo con me
Senza ingranaggi
senza chiedere perché
Le tue paure addormentale con me.

Subsonica

lunedì 8 agosto 2011

fine day

venerdì 5 agosto 2011

Μισιρλού

giovedì 4 agosto 2011

il posto delle cose da non trovare

martedì 2 agosto 2011

che diritti ho su di te?

fuggire da te
la mia paura è una botta sul muro
che mi distoglie da un futuro sicuro
fuggire da te

la mia fortuna qual è?
sapere di essere il tuo pensiero
che ti allontana dal tuo buco nero
la mia fortuna qual è?

mi hai chiamato tu
il mio silenzio è una spada appuntita
agitata in quest'aria appesantita
mi hai chiamato tu

che diritti hai su di me?
inchiodare al muro una rosa
un quadro che mi dice qualcosa


Bugo

lunedì 1 agosto 2011

agosto

la sveglia che rompe il silenzio
qualcuno è in vacanza
e lei suona per ore
che freddo che fa

se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?


Perturbazione

domenica 31 luglio 2011

scegli me (tra i tuoi re)

giovedì 28 luglio 2011

la febbre (non è)



Febbre alta
oggi
come ieri
quando hai confuso tutti i miei suoni
che fino a quel momento
galleggiavano distinti nell'aria.

E.Laudace


...
non è
ma è tutto quello che
io ho rubato in te
non è
ma è tutto quello che
non ho trovato in te.

martedì 26 luglio 2011

c'est la vie (facile)



Un abbraccio convulso e poi la fuga.
La verità ha più sapore se è mangiata cruda.
Forse il correre dei giorni ha un suo motivo.
Forse sono diventato solo più cattivo.


Umberto Palazzo

soli non si è mai



se la musica suona per te
quando il mondo svanisce

c'è un'orchestra che suona per me
coi suoi angeli in coro

io ti adoro


D. Mancino

lunedì 25 luglio 2011

nosotros


Nacer, crecer, correr, perder, ganarnos
Siempre buscamos lo mismo
Siempre buscamos lo mismo.

Yo no soy quién para hablarles de mí.


Juan Ravioli

vicini ma irraggiungibili

sabato 23 luglio 2011

l'été ressemble à un jeu

less is more

venerdì 22 luglio 2011

m'accorgerò, il giorno dopo, prometto...

Mi accorgerò di aver sottovalutato i miei sospiri
per sentirmi un po' più adatto a questa gente
non esattamente, non proprio adatta a me, né divertente

potevamo darci un altro appuntamento
di quelli in cui ci si ritrova più sinceri
e io magari avrei messo su una giacca nuova

prometto di proteggere i miei occhi dagli antichi fasti della tua assenza
perchè la vita è dove puoi guardare e tutto il resto è riconoscenza

potevamo darci meno spago
quello che andando via
hai messo intorno alla valigia

prometto di comprare una stazione per avere un punto di partenza
perchè la vita è dove puoi andare e tutto il resto è riconoscenza

ma tu aspettami
ti accorgerai di me

mercoledì 20 luglio 2011

Girls don't cry

la pittrice e la fotografa di girasoli


mi puoi raccogliere, mi puoi raccogliere tenendomi tra le tue mani
e mi puoi rincorrere, mi puoi rincorrere che intanto io non so scappare
tu mi puoi rincorrere, mi puoi rincorrere finchè vuoi
e ti puoi nascondere, ti puoi nascondere che intanto io ti so trovare
e mi puoi raccogliere, mi puoi raccogliere
tanto so che sotto il cielo disegnato al tramonto
il mio girasole si china sul prato per aspettare solo te.

Petra Magoni

chiamatela folle, nessuno vi smentirà mai


Grappoli di stelle
nella cupola blu del cielo;
bellezza vestita d'azzurro,
che danzi come uno
sbandato, emarginato,
né carne, né pesce,
né niente
...e tu non lo sai.
Beviamo e danziamo
e torniamo a bere.

Cristiana Galasso

martedì 19 luglio 2011

Il segno si decifra, l'apparenza non si decifra

lunedì 18 luglio 2011

querer VS amare



Tus manos son mi caricia
mis acordes cotidianos
te quiero porque tus manos
trabajan por la justicia

si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos

tus ojos son mi conjuro
contra la mala jornada
te quiero por tu mirada
que mira y siembra futuro

tu boca que es tuya y mía
tu boca no se equivoca
te quiero porque tu boca
sabe gritar rebeldía

si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos

y por tu rostro sincero
y tu paso vagabundo
y tu llanto por el mundo
porque sos pueblo te quiero

y porque amor no es aureola
ni cándida moraleja
y porque somos pareja
que sabe que no está sola

te quiero en mi paraíso
es decir que en mi país
la gente viva feliz
aunque no tenga permiso

si te quiero es porque sos
mi amor mi cómplice y todo
y en la calle codo a codo
somos mucho más que dos.


Le tue mani sono la mia carezza,
i miei accordi quotidiani
ti amo perché le tue mani
si adoperano per la giustizia

se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due

i tuoi occhi sono il mio esorcismo
contro la cattiva giornata
ti amo per il tuo sguardo
che osserva e semina il futuro

la tua bocca che è tua e mia
la tua bocca che non si sbaglia
ti amo perché la tua bocca
sa incitare alla rivolta

se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due

e per il tuo aspetto sincero
e il tuo passo vagabondo
e il tuo pianto per il mondo
perché sei popolo ti amo

e perché l’amore non è un’aureola
né l’ingenuo finale di una favola
e perché siamo una coppia
che sa di non essere sola

ti voglio nel mio paradiso
ossia quel paese
in cui la gente vive felice
anche senza permesso

se ti amo è perché sei
il mio amore la mia complice e tutto
e per la strada fianco a fianco
siamo molto più di due.


M. Benedetti

giovedì 14 luglio 2011

invenzioni



Inventaré quién sos. De todos modos,
inventarte es mi forma de creerte.

M. Benedetti

fino a quando gli occhi miei

fino a quando gli occhi miei

mercoledì 13 luglio 2011

le parole e le note di baby building hanno dentro il mare


l'alba più bella di tutte le albe ha dentro il mare
il tramonto più bello di tutti i tramonti ha dentro il mare
i libri letti al mare hanno dentro la sabbia per scrivere d'amore
e per scrivere d'amore ci vuole una storia
e ci vuole uno sfondo e ci vuole il mare

Eva Laudace

martedì 12 luglio 2011

(i desideri) nel mio scrigno

E in mezzo ai palchi luccicanti che hai davanti c'è anche il mio
sembra d'ottone accanto a tutto questo oro

ma non è detto che se brillano non siano delle trappole
non è detto che nascondano un tesoro.

Però invecchiare insieme a me dev'essere un'idea terrificante
un nucleo denso di contraddizioni nodi debiti ammissioni a denti stretti.

lunedì 11 luglio 2011

metti quel disco che piace anche a me



succhiami il veleno, sputalo lontano
il cielo spegne la luce, io penso le lampadine, tu dio che cosa fai
vuoi un abbraccio ma che sia il più lungo che ci sia
come era felice il sole mentre sbadigliava e vedeva che eravamo ancora lì.

Dente

domenica 10 luglio 2011

dog days


Run fast for your mother, run fast for your father
Run for your children, for your sisters and brothers
Leave all your loving, your loving behind
You cant carry it with you if you want to survive.

Florence and the Machine

saluti e baci

like the sunshine

sabato 9 luglio 2011

due gocce


anche perchè in fondo non mi basta mai
tutto quello che ho
neanche le cose belle meravigliose
e neanche tu che sei più bella delle stelle
che cadono d'estate
chissà se questa volta ti fai male
scendendo dalle nuvole dai sogni
che ti escono dagli occhi.

Dente

venerdì 8 luglio 2011

Maria Molise



La cucina : il vero regno di mia madre, l'antro caldo della strega buona sprofondato nella terra desolata della solitudine, con pentole piene di dolci intingoli che ribollivano sul fuoco, una caverna d'erbe magiche, rosmarino e timo e salvia e origano, balsami di loto che recavano sanità ai lunatici, pace ai tormentati, letizia ai disperati. Un piccolo mondo venti-per-venti: l'altare erano i fornelli, il cerchio magico una tovaglia a quadretti dove i figli si nutrivano, quei vecchi bambini richiamati ai propri inizi, col sapore del latte di mamma che ancora ne pervadeva i ricordi, e il suo profumo nelle narici, gli occhi luccicanti, e il mondo cattivo che si perdeva in lontananza mentre la vecchia madre-strega proteggeva la sua covata dai lupi di fuori.

J. Fante - La confraternita dell'uva

la sincerità

lunedì 4 luglio 2011

omonimia fa rima con...

Penso a come dire questa fragilità che è guardarti,
stare insieme a cose come bottoni o spille,
come le tue dita, i tuoi capelli lunghi marrone.
Ma d’aria siamo quasi, in tutte le stanze
dove ci fermiamo davanti a noi un momento
con la paura che ci ha assottigliati in un sorriso,
dopo la paura in ogni mano, o braccio, passo,
che ogni mano, o braccio, passo, non ci siano.

M. Benedetti (quello "tano de verdad")

oggi sei assente senza giustificazione


Se si rende necessario
io ti taglio in due
per conoscerti meglio.
Se si rende necessario
ti regalo un anello.

Dente

sabato 2 luglio 2011

qui



Lei oggi era vestita di verde, e sullo sfondo quei palazzi. Una finestra accesa ogni dodici finestre spente. Vado sempre alla stazione e tu come un piccolo incendio mi vieni incontro. Come il vento che qui non c'è mai, tutti quei pareri contro. Se attorno agli occhi ci sono dei disegni, se mi parli nei video poker dei nostri incontri. Quando ti ho dato tre fazzoletti di carta per pulirti la bocca, mi dicevi: adesso che non lavori potrai dormire quanto ti pare.
Stavi tre giorni da tua madre e tre giorni da tuo padre, e ti sentivo che ansimavi ma non per correre via, e la tua televisione accesa tutta la notte.
Se ti senti vicina a Parigi, pensami - dicevi - pensa a quando, sulla superficie terrestre resteranno soltanto dei sacchetti di plastica svolazzanti.
Mi dicevi - non pensarmi, puoi chiamarmi quando vuoi, non mi disturberai mai.
Mi dicevi - tranquillo non saranno mai ridistribuiti i beni e i dischi che vuoi, non li troverai.
E piangevamo come piangevano su un aliscafo quelli che partivano per cercare qualche altra America o che partono adesso per cercare un'Europa.
Eh - Non sono cose da spiegare, non sono cose da spiegare.
E dalla scala antincendio si vedeva solo la facciata del palazzo di fronte, sembrava dell'Europa dell'est - ci dicevamo - anche se non ci eravamo mai stati. L'industriosità delle anime però arrivava fin lì, sembravano non fermarsi mai con i loro movimenti.
Continuavano a dirci - qui tutto bene, qui tutto bene, qui tutto bene.

Vasco Brondi

venerdì 1 luglio 2011

sweet and heady

giovedì 30 giugno 2011

dimmelo tu dai grandi occhi blu

lunedì 20 giugno 2011

tanto avrò da lavorare


Pensi veramente che il dolore sia funzione del tempo?
Eh già
Quindi tra un mesetto mi dovrei sentire già un poco meglio?
Già già

Brunori & Dente

com'è bello il vino


I popoli del Mediterraneo uscirono dalle barbarie quando impararono a coltivare la vite.

Tucidide

sabato 18 giugno 2011

tú o vos


La forma de querer
es dejarme que te quiera.
El sí con que te me rindes
es el silencio. Tus besos
son ofrecerme los labios
para que los bese yo.
Jamás palabras, abrazos,
me dirán que tú existías,
que me quisiste: jamás.
Me lo dicen hojas blancas,
mapas, augurios, teléfonos;
, no.

P. Salinas

cover 2.0

mercoledì 15 giugno 2011

eu queria cantar



avrei bisogno di un'eclissi immensa.

Dente

martedì 14 giugno 2011

mille papaveri rossi



Ma non è mica un vento
questo che mi riconduce a te
sono i papaveri campestri
a macchie a macchie
indelebili sulla schiena
sparsi e sparuti
come sedimenti marini
sul fondale dei nostri ricordi.

Eva Laudace

domenica 12 giugno 2011

pane&vino e nuvole


Le nuvole, i sogni sono importanti come il pane, ci nutrono allo stesso modo.

D. Di Tommaso

sabato 11 giugno 2011

luna viola

mercoledì 8 giugno 2011

ahi, ahi, ahi, ahi, ahi cantava



Las piedras jamás, paloma,
¿qué van a saber de amores?

?

martedì 7 giugno 2011

mostri sotto al letto e incubi nel cassetto

sarà che basta crederci e poi va tutto meglio
sarà che preoccuparsi troppo è sempre un grosso sbaglio
sarà che forse sono daltonico, ma devo dire che questo cielo,
invece di essere sembre più blu, a me sembra sempre più nero.

G. Canali

lunedì 6 giugno 2011

perdonali, Rino

venerdì 3 giugno 2011

sempre uguale a mai


E a tutti i baci che mi hai dato
ho dato un peso
così da non farli andare via.

Dente

spesso mi mancano le parole giuste (cit.)

giugno, dove sei?


ti dimentico
cuore a metà
perso in calcoli
che non conterò
giugno dov'eri?
scomparso
steso immobile
voglia di te
dei tuoi brividi
mi solletico l'anima
giugno tramonto
rondini amore
vento tiepido
soffiami via
sono i sogni miei
queste rondini
giugno ti prego
portale l'anima mia.

Perturbazione

conosci?



Conosci i miei occhi se guardano lontano da te
le mani che non so curare,
conosci le stanze poco illuminate dov'è
possibile arrivare bendati.
Pronunciare una ferita
quando è appena ricucita
non è semplice.
Arginare la tensione
contenere un'emozione
è più nobile.
Ecco un'ombra che mi legala certezza di qualcosa che poi cambia.
Scavare o tralasciare il senso voltarsi e non guardare dentro
Ammettere o tacere, avvicinarsi e rimanere.
Conosci i miei occhi quando guardano verso di te,
i giorni normali senza un gesto da ricordare.
Conosci i colori e la parte più scura di me
difficile da raccontare.
Conosci i miei occhi quando guardano lontano da te,
i particolari delle mani che non so curare,
conosci i ricordi e la parte più scura di me
difficile da raccontare.

C. Donà

giovedì 2 giugno 2011

alibi e ragioni

sabato 28 maggio 2011

scivola vai via

La vita va corretta, eccome, è troppo dura da buttare giù liscia.

V. Capossela

venerdì 27 maggio 2011

la battaglia delle bande

Oggi stiamo insieme
sali in macchina con me
vino cibo e musica
tutta la notte insieme a te
chissà se mi hai capito
non mi son capito neanche io.

Dente

lunedì 23 maggio 2011

oggi è il primo lunedì del mondo

E cammina cammina
le scarpe non fanno più male
le nostre parole non saranno più nuove
mai più
mai più.

Virginiana Miller

but I'm not the only one

martedì 17 maggio 2011

in volo stazionario

I don’t even know myself
what it would take to know myself
I need to change / I don’t know
don’t give up on me now.

Ben Harper

lunedì 16 maggio 2011

fuckin' special

martedì 10 maggio 2011

per fortuna o purtroppo


Voglio scappare perchè preferisco amare l'Italia da lontano che odiarla da vicino.

Lucia

let's spend

adios, heroe

dios existe, pero a veces duerme: sus pesadillas son nuestra existencia.

dio esiste, però a volte dorme: i suoi incubi sono la nostra esistenza.

Ernesto Sabato

domenica 8 maggio 2011

"Lei è all'orizzonte" dice Fernando Birri

La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L'ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco.

A.Baricco

giovedì 5 maggio 2011

WTF?!?!?!


Aspetto trepidante che i Green Day propongano la loro cover di "Italia", a questo punto.

Patruck92

martedì 3 maggio 2011

impigliati nella rete d'arabeschi


Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia.
In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi.

E.Flaiano

manicomio

Tempi della paura. Il mondo vive in uno stato di terrore, e il terrore si traveste: dice di essere opera di Saddam Hussein, un attore già stanco del tanto lavorare come nemico, o di Osama bin Laden, professionista della minaccia.
Ma il vero autore del panico planetario si chiama Mercato. Questo signore non ha nulla a che vedere con l'indimenticabile luogo del quartiere dove si va in cerca di frutta e verdura. E' un onnipotente terrorista senza volto, che sta in ogni luogo, come Dio, e crede di essere, come Dio, eterno. I suoi numerosi interpreti annunciano: "Il Mercato è nervoso", e avvertono: "Non bisogna irritarlo".
Il suo frondoso manuale criminale lo rende temibile. Ha trascorso la vita rubando il cibo, assassinando lavori, sequestrando paesi e fabbricando guerre.
Per vendere le sue guerre, il Mercato semina paura. E la paura crea il clima. La televisione si occupa del fatto che le torri di New York tornino a crollare ogni giorno. Cos'è rimasto del panico all'antrace? Non solo un'indagine ufficiale, che poco o nulla ha accertato su quelle lettere mortali: è rimasto anche uno spettacolare aumento del bilancio militare degli Stati uniti. E i milioni che quel paese destina all'industria della morte non sono una caruncola di tacchino. Appena un mese e mezzo di queste spese basterebbe a cancellare la miseria dal mondo, se non mentono le cifrette delle Nazioni unite.
Ogni volta che il Mercato invia un ordine, la luce rossa dell'allarme lampeggia nel "pericolosometro", la macchina che converte tutti i sospetti in evidenza. Le guerre preventive uccidono in base ai dubbi, non alle prove. Adesso tocca all'Iraq. Quel paese castigato è stato condannato un'altra volta. I morti sapranno comprendere: l'Iraq contiene la seconda riserva mondiale di petrolio, che è esattamente ciò che il Mercato vuole per assicurare lo spreco alla società dei consumi.
Specchio, specchietto: chi è il più temuto? Le potenze imperiali monopolizzano, per diritto naturale, le armi di distruzione di massa.
Ai tempi della conquista dell'America, mentre nasceva quello che oggi si chiama Mercato globale, il vaiolo e l'influenza uccisero molti più indigeni della spada e dell'archibugio. La vincente invasione europea dovette ringraziare molto i batteri e i virus. Secoli dopo, quegli alleati provvidenziali si convertirono in armi da guerra, in mano alle grandi potenze. Un pugno di paesi monopolizza gli arsenali biologici. Un paio di decenni fa, gli Stati uniti permisero che Saddam Hussein lanciasse bombe epidemiche contro i kurdi, quando lui era un bambino viziato dell'Occidente e i Kurdi avevano una cattiva stampa, tuttavia quelle armi biologiche erano state fabbricate con ceppi comprati presso un'impresa di Rockville, in Maryland.
In materia militare, come nel resto delle cose, il Mercato predica la libertà, ma la concorrenza non gli piace neanche un po'. L'offerta si concentra nelle mani di pochi, in nome della sicurezza universale. Saddam Hussein fa molta paura. Il mondo trema. Tremenda minaccia: l'Iraq potrebbe tornare ad usare armi batteriologiche e, molto più grave ancora, un giorno potrebbe arrivare a possedere armi nucleari. L'umanità non può permettersi questo rischio, proclama il pericoloso presidente dell'unico paese che ha usato le armi nucleari per assasinare gente civile. Sarà stato l'Iraq a sterminare i vecchi, le donne e i bambini di Hiroshima e Nagasaki?
Paesaggio del nuovo millennio:
gente che non si sa se domani troverà da mangiare, o se rimarrà senza tetto, o come farà a sopravvivere se si ammala o ha un incidente;
gente che non sa se domani perderà il lavoro, o se sarà costretta a lavorare il doppio in cambio della metà, o se la sua pensione sarà divorata dai lupi della borsa o dai topi dell'inflazione;
cittadini che non sanno se domani saranno assaliti dietro l'angolo, o se gli svaligeranno la casa, o se qualche disperato gli pianterà un coltello nella pancia;
contadini che non sanno se domani avranno terra da lavorare e pescatori che non sanno se incontreranno fiumi o mari ancora non avvelenati;
persone e paesi che non sanno come faranno domani a pagare i debiti moltiplicati dall'usura.
Saranno opera di Al Qaeda questi terrori quotidiani?
L'economia commette attentati che non escono sui quotidiani: ogni minuto uccide per fame dodici bambini. Nell'organizzazione terrorista del mondo, che il potere militare custodisce, ci sono un miliardo di affamati cronici e seicento milioni di obesi.
Moneta forte, vita fragile: Ecuador ed El Salvador hanno adottato il dollaro come moneta nazionale, ma la gente fugge. Mai quei paesi avevano prodotto tanta povertà e tanti emigranti. La vendita di carne umana all'estero genera sradicamento, tristezza e denaro. Gli ecuadoriani costretti a cercare lavoro altrove hanno inviato nel loro paese, nel 2001, una quantità di denaro che supera la somma delle esportazioni di banane, gamberi, tonno, caffè e cacao.
Anche Uruguay e Argentina espellono i loro giovani figli. Gli emigranti, nipoti di emigranti, lasciano alle loro spalle famiglie distrutte e memorie di dolore. "Dottore, mi hanno rotto l'anima": in quale ospedale ci si cura per questo? In Argentina, un concorso televisivo offre, ogni giorno, il premio più ambito: un lavoro. Le code sono lunghissime. Il programma sceglie i candidati, e il pubblico vota. Vince il lavoro colui che sparge più lacrime e più lacrime strappa. Sony Pictures sta vendendo la formula di successo in tutto il mondo.
Che lavoro? Qualsiasi. Per quale stipendio? Qualunque e comunque. La disperazione di coloro che cercano lavoro, e l'angoscia di quelli che temono di perderlo, costringono ad accettare l'inaccettabile. In tutto il mondo s'impone "il modello WalMart". L'impresa numero uno degli Stati uniti proibisce i sindacati e dilata gli orari senza pagare gli straordinari. Il Mercato esporta il suo esempio lucroso. Più i paesi sono ammalati, più è facile convertire il diritto al lavoro in carta straccia.
E più è facile sacrificare altri diritti. I padri del caos vendono ordine. La povertà e la disoccupazione moltiplicano la delinquenza, che diffonde il panico, e in questo brodo di coltura fiorisce il peggio. I militari argentini, che di crimini sanno parecchio, sono invitati a combattere il crimine: che vengano a salvarci dalla delinquenza, reclama a gran voce Carlos Menem, un funzionario del Mercato che di delinquenza s'intende molto, perché la esercitava come nessun altro quando era presidente.
Costi bassissimi, guadagni milionari, controlli zero: una petroliera si spezza in due e la mortifera marea nera attacca le coste della Galizia e oltre.
L'affare più redditizio del mondo produce fortune e disastri "naturali". I gas velenosi che il petrolio libera nell'aria sono la causa principale del buco nell'ozono, che già è grande come gli Stati uniti, e della follia del clima. In Etiopia e in altri paesi africani, la siccità sta condannando milioni di persone alla peggiore carestia degli ultimi vent'anni, mentre la Germania e altri paesi europei hanno sofferto inondazioni che sono state la peggior catastrofe dell'ultimo mezzo secolo.
Inoltre, il petrolio produce guerre. Povero Iraq.

Eduardo Galeano, articolo del settimanale uruguayano Brecha di dicembre 2002

lunedì 2 maggio 2011

un'altra identità


Non é l'anima tua che io cerco
Io sono solo piú di te

R.Zero

sabato 30 aprile 2011

a Montevideo

Se questa è una città
che alle sei si spengono le luci
e i negozi sono vuoti e dici...

Se questa è una città
Dove il rosso del semaforo
e l'azzurro del Lemano

non son formalità
come il buongiorno e il buonasera
fra un poliziotto e una bandiera

Ma questa è una città
chissà poi di che paese
che qui' a Ginevra non capisci...
che qui' a Ginevra...

Se questa è una città
che ogni quartiere è una nazione
un'idea di religione..

tu diglielo a Miguel
non stia con le mani in mano
che non perda tempo invano

perchè in questa città
cosi' piena di orologi
il tempo non si ferma
nemmeno per gli indugi

Amori miei amori miei amori miei
Il pianoforte è un grande oceano
La sera qui' al Palace Hotel
Che arrivo presto a Mar de la Plata
Sulle note di Gardel

Amori miei amori miei
Sul como' il libro di Galeano
e un vecchio disco di Viglietti
che a pensarmi fà un po strano

Porquè nosotros
Para mirar tenemos ojos
De repente no volvemos locos
Para una chica un poco hermosa
Para el vuelo de una mariposa
Para un pedazo de dulsura
Para un'idea de cabeza dura

Porque' nosotros
somos triste por natura
Y el corazon es un hierro de armadura
que llora solo quando llueve
una mistura de sangre y nieve
e se rie mucho que me muero
de su espirito verdadero
Perchè noi
(che)per guardare abbiamo occhi
improvvisamente diventiamo ciechi
Per una ragazza carina
Per un volo di farfalla
Per un pò di dolcezza
Per un'idea da testa dura.

Perchè noi
siamo tristi di natura
e il cuore è un ferro d'armatura
che piange solo quando piove
un misto di sangue e neve
e ride molto perchè muoio
per il suo spirito sincero

mercoledì 27 aprile 2011

good time for a change

lunedì 18 aprile 2011

l'équilibre parfait


Nelle relazioni si cerca sicurezza e si semina insicurezza nello stesso tempo.

Eva Laudace

domenica 17 aprile 2011

your face

SOLedad


Tengo una soledad
tan concurrida
tan llena de nostalgias
y de rostros de vos
de adioses hace tiempo
y besos bienvenidos
de primeras de cambio
y de último vagón.

Tengo una soledad
tan concurrida
que puedo organizarla
como una procesión
por colores
tamaños
y promesas
por época
por tacto
y por sabor.

Sin temblor de más
me abrazo a tus ausencias
que asisten y me asisten
con mi rostro de vos.

Estoy lleno de sombras
de noches y deseos
de risas y de alguna
maldición.

Mis huéspedes concurren
concurren como sueños
con sus rencores nuevos
su falta de candor
yo les pongo una escoba
tras la puerta
porque quiero estar solo
con mi rostro de vos.

Pero el rostro de vos
mira a otra parte
con sus ojos de amor
que ya no aman
como víveres
que buscan su hambre
miran y miran
y apagan mi jornada.

Las paredes se van
queda la noche
las nostalgias se van
no queda nada.

Ya mi rostro de vos
cierra los ojos
y es una soledad
tan desolada.

M.Benedetti

sabato 16 aprile 2011

le nostre ore contate

e così veniamo avanti
simili in tutto a quelli di ieri
aggrappati a un'immagine
condannata a descriverci
dimmi, non è così?

e poi ci ritroviamo
divisi da nuove alleanze
senza più nulla da nascondere
solo più accorti
nel mostrare i punti
dove la vita ristagna,
le cattive abitudini
quasi sempre appagate

e ci sediamo
in un camerino affollato
in un treno che parte
continuamente sospesi
tra questo corpo e la scena

le nostre ore canoniche
le nostre ore contate
ancora troppo presto
per organizzare il proprio sgargiante declino
ma non abbastanza da non averne un'idea

io non ti cerco
io non ti aspetto
ma non ti dimentico

(Massimo Volume)

venerdì 15 aprile 2011

uscite felici

-Perché scrivi solo cose tristi?
-Perché quando sono felice esco.

L.Tenco

take it as it comes

giovedì 14 aprile 2011

urlo piano

I don't know about my dreams.
I don't know about my dreamin anymore.
All that I know is
I'm fallin, fallin, fallin, fallin.
Might as well fall in.

I don't know about my love.
I don't know about my lovin anymore.
All that I know is
I'm fallin, fallin, fallin, fallin.
Might as well fall in.

I don't know about my dreams.
I don't know about my dreamin anymore.
All that I know is
I'm fallin, fallin, fallin, fallin.
Fallin.

I don't know about my love.
I don't know about my lovin anymore.
All that I know is
I'm lovin, fallin, lovin, lovin.
Might as well love you.

I don't know about my love.
I don't know about my lovin anymore.
All that I know is
I'm turnin, turnin, turnin, turnin,
Might as well turn in.

martedì 12 aprile 2011

io brucio


Io non riesco a parlare e nemmeno a svenire
Io non riesco ad uscire da me non mi basto
Sono come una foto sfocata sbagliata malriuscita
C’è qualcosa più grande di me
È qualcosa più grande di me
Più grande di me

P.Benvegnù

lunedì 11 aprile 2011

girl...

martedì 5 aprile 2011

l'antiromanismo spiegato a mio figlio

Si a papà, era sera... era d'Aprile
er pesce era passato
muto e senza spine.
Nell'Albione perfida e a modello,
cavalli mozzicanti invece che er manganello.
S'era partiti pè n'impresa,
de quelle da raccontà davanti ar focolare,
tutto bruciava 'n petto,
muto er cellulare.
Chi era rimasto in terra sampietrina
era du' giorni che nun dormiva come dormiva prima
er traffico nun c'era,
i semafori silenti,
i dentisti s'erano rifiutati de cavà li denti,
i televisori a palla coprivano li piatti apparecchiati,
qualcuno pannellava,
sciopero dei carbroidrati.
Poi venne l'ora...
quella che nun viè pe' tutti
eravamo tutti belli a papà,
nun esistevano più li brutti,
nun era un sogno era reale,
manco li gabbiani sur tetto der Quirinale.
Parte l'orologio, fischia l'omo in giallo,
partono le vene, pompa er core de metallo,
manco la prima scarica de adrenalina pura,
che ar decimo più o meno l'idraulico ce stura,
ce stura er lavandino dove nun score niente,
se non il sangue de chi crede a la panza e no alla mente,
tu pensi "daje... daje regà, nun è successo niente,
è 'na battaja, battaja dirompente,
via la maja dai carzoni! Sporcateve er battente!"
e invece niente...
li vedi rotolà su un prato all'inglese
come 'na balla de fieno a Porta Portese.
Poi parte un conto alla rovescia dei malrovesci che ce danno
pensi ancora "daje... basta poco!" si... ma quanno?
Nun c'è er tempo pè fermà er tempo boia
pensi "mai... mai, un giorno de gloria"
e qui, papà, devi pensà... sì!
Che chi dopo sta sera d'aprile è annato a festeggià
la gioia la troverà solo sulle disgrazie altrui
pè sta gente nun c'è luce... papà, ma solo giorni bui !
perchè chi pe' sorride deve vedè piagne uno, mille e centomila
è uno che nella vita sua starà sempre in fila
chi invece la prova... la vita sulla pellaccia
nun starà mai a chiede un sorso da' n'artra boraccia
sii orgoglioso, a papà, de' provà emozioni davanti 11 leoni
a vorte un po' cojoni... è raro, amore mio
è raro come te
e come mamma tua
che dopo er 7 a 1, c'ha lasciato a sparecchià
"Li mortacci sua!!!"

V.Mastandrea

domenica 3 aprile 2011

tango de la paz

Queremos paz. Queremos construir una vida mejor para nuestro pueblo y, por eso, eludimos al máximo caer en las provocaciones maquinadas por los yanquis, pero conocemos la mentalidad de sus gobernantes; quieren hacernos pagar muy caro el precio de ésta paz. Nosotros contestamos que ese precio no puede llegar más allá de las fronteras de la dignidad.
...
La lista abarca provocaciones menores, como violación de la línea divisoria, lanzamiento de objetos desde el territorio controlado por los norteamericanos, realización de actos de exhibicionismo sexual por norteamericanos de ambos sexos, ofensas de palabra.
...
Queremos paz. Queremos construir una vida mejor para nuestro pueblo. Independientes.

Ernesto "Che" Guevara

Villarreal Club de Fútbol

venerdì 1 aprile 2011

viceversa

Tengo miedo de verte
necesidad de verte
esperanza de verte
desazones de verte
tengo ganas de hallarte
preocupación de hallarte
certidumbre de hallarte
pobres dudas de hallarte
tengo urgencia de oirte
alegria de oirte
buena suerte de oirte
y temores de oirte
o sea
resumiendo
estoy jodido
y radiante
quizá más lo primero
que lo segundo
y también
viceversa.

Ho paura di vederti
necessità di vederti
speranza di vederti
sgomento di vederti
ho voglia di trovarti
preoccupazione di trovarti
certezza di trovarti
poveri dubbi di trovarti
ho urgenza di udirti
allegria di udirti
augurio di udirti
e timore di udirti
cioè
riassumendo
sono fottuto
e raggiante
forse più il primo
che il secondo
ed anche
viceversa.

M.Benedetti

me vas a llevar a alguna parte?



Mi táctica es mirarte
aprender como sos
quererte como sos,
mi táctica es hablarte
y escucharte
construir con palabras
un puente indestructible,
mi táctica es quedarme en tu recuerdo
no sé cómo ni sé
con qué pretexto
pero quedarme en vos,
mi táctica es ser franco
y saber que sos franca
y que no nos vendamos simulacros
para que entre los dos
no haya telón
ni abismos,
mi estrategia es
en cambio
más profunda y más
simple,
mi estrategia es
que un día cualquiera
no sé cómo ni sé
con qué pretexto
por fin me necesites.

La mia tattica è guardarti
imparare come sei
volerti come sei,
la mia tattica è parlarti
costruire con parole
un ponte indistruttibile,
la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo
non so come
né so con quale pretesto
ma rimanere in te,
la mia tattica è essere franco
e sapere che tu sei franca
e che non ci vendiamo simulacri
affinché tra noi due
non ci siano teloni
né abissi,
la mia strategia è
invece
molto più profonda
e semplice,
la mia strategia è
che un giorno qualsiasi
non so come
non so con quale pretesto
finalmente tu abbia bisogno di me.

M.Benedetti

accendimi

Un hombre del pueblo de Neguá, en la costa de Colombia, pudo subir al alto cielo.
A la vuelta, contó. Dijo que había contemplado, desde allá arriba, la vida humana. Y dijo que somos un mar de fueguitos.
"El mundo es eso — reveló — "un montón de gente, un mar de fueguitos. Cada persona brilla con luz propia entre todas las demás. No hay dos fuegos iguales. Hay fuegos grandes y fuegos chicos y fuegos de todos los colores. Hay gente de fuego sereno, que ni se entera del viento, y gente de fuego loco, que llena el aire de chispas. Algunos fuegos, fuegos bobos, no alumbran ni queman; pero otros arden la vida con tantas ganas que no se puede mirarlos sin parpadear... y quien se acerca, se enciende."

Un uomo del popolo dei Neguá, sulla costa della Colombia, potè salire all'alto cielo. Al suo ritorno, raccontò. Disse che aveva contemplato, da lassù, la vita umana. E disse che siamo un mare di fuochi.
"Il mondo è questo" - rivelò - "un mucchio di gente, un mare di fuochi. Ogni persona brilla con luce propria diversa da tutte le altre. Non ci sono due fuochi uguali. Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi di tutti i colori. C'è gente di fuoco sereno che neppure s'accorge del vento, e gente di fuoco pazzo che riempie l'aria di scintille. Alcuni fuochi, fuochi sciocchi, non illuminano né bruciano; ma altri ardono la vita con tanta voglia che non li si può guardare senza sbattere le palpebre... e chi si avvicina, si accende."

E.Galeano

peor para ellos



En algún lugar de Pensylvania, Anne Merak trabaja como ayudante del sol.
Ella está en el oficio desde que tiene memoria. Al fin de cada noche, Anne alza sus brazos y empuja al sol, para que irrumpa el cielo; y al fin de cada día, bajando los brazos, acuesta al sol en el horizonte.
Era muy chiquita cuando empezó esta tarea, y jamás ha fallado a su trabajo.
Hace medio siglo, la declararon loca. Desde entonces, Anne ha pasado por varios manicomios y ha engullido muchísimas pastillas.
Nunca consiguieron curarla.
Menos mal.

In qualche posto della Pensylvania, Anne Merak lavora come aiutante del sole. Ella fa questo mestiere da quando ha memoria. Alla fine di ogni notte, Anne alza le sue braccia e spinge al sole, affinché irrompa nel cielo; e al finire di ogni giorno, abbassando le braccia, corica al sole all'orizzonte.
Era molto piccolina quando incominciò questo compito, e non ha mancato mai al suo impegno.
Mezzo secolo fa la dichiararono matta. Da allora Anne è passata per vari manicomi e ha inghiottito moltissime pastiglie.
Non sono riusciti mai a curarla.
Meno male.

E.Galeano

mercoledì 30 marzo 2011

“Come stai?”



è la frase d’esordio nel mondo che ho intorno
Tutto bene, ho una casa
e sto lavorando ogni giorno
che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?

Di com’è facile andare quando non sai guidare
...
Di com’è grande il mare
quando non sai nuotare
...
Di come navigare al rallentatore
Forse dentro me cambiano le cose
Dentro al mio giardino nascono le rose

(Brunori Sas)

il sogno di sempre



Era invisibile. Lo era sempre stato.
Ma non importava: lei lo aveva visto.
Lei riusciva sempre a vederlo.
Quando gli puntava addosso i suoi occhi azzurri,
lo faceva sentire reale.

Camilla Läckberg

lunedì 28 marzo 2011

aspettando il pesce d'aprile del WakeUp...



E' più facile far cover di un morto perchè non può lamentarsi.

G.Canali

venerdì 25 marzo 2011

weikappa

mercoledì 23 marzo 2011

Hello, is there anybody in there?



Come on now
I hear you're feeling down
I can ease your pain
And get you on your feet again

Relax
I'll need some information first
Just the basic facts
Can you show me where it hurts?
...
There is no pain you are receding
A distant ship's smoke on the horizon
You are only coming through in waves
Your lips move, but I can't hear what you're saying

When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown
The dream is gone
And...I have become
Comfortably numb.