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giovedì 27 ottobre 2011

dove tutto poi ritorna



Scrivi poesie perché hai bisogno di un posto dove essere quello che non sei.

Alejandra Pizarnic

martedì 25 ottobre 2011

Latinoamérica

 
Soy,
Soy lo que dejaron,
soy toda la sobra de lo que se robaron.
Un pueblo escondido en la cima,
mi piel es de cuero por eso aguanta cualquier clima.
Soy una fábrica de humo,
mano de obra campesina para tu consumo
Frente de frio en el medio del verano,
el amor en los tiempos del cólera, mi hermano.
El sol que nace y el día que muere,
con los mejores atardeceres.
Soy el desarrollo en carne viva,
un discurso político sin saliva.
Las caras más bonitas que he conocido,
soy la fotografía de un desaparecido.
Soy la sangre dentro de tus venas,
soy un pedazo de tierra que vale la pena.
soy una canasta con frijoles ,
soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles.
Soy lo que sostiene mi bandera,
la espina dorsal del planeta es mi cordillera.
Soy lo que me enseño mi padre,
el que no quiere a su patria no quiere a su madre.
Soy América latina,
un pueblo sin piernas pero que camina.

Tú no puedes comprar al viento.
Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
Tú no puedes comprar el calor.
Tú no puedes comprar las nubes.
Tú no puedes comprar los colores.
Tú no puedes comprar mi alegría.
Tú no puedes comprar mis dolores.

Tengo los lagos, tengo los ríos.
Tengo mis dientes pa` cuando me sonrío.
La nieve que maquilla mis montañas.
Tengo el sol que me seca  y la lluvia que me baña.
Un desierto embriagado con peyote un trago de pulque.
Para cantar con los coyotes, todo lo que necesito.
Tengo mis pulmones respirando azul clarito.
La altura que sofoca.
Soy las muelas de mi boca mascando coca.
El otoño con sus hojas desmalladas.
Los versos escritos bajo la noche estrellada.
Una viña repleta de uvas.
Un cañaveral bajo el sol en cuba.
Soy el mar Caribe que vigila las casitas,
Haciendo rituales de agua bendita.
El viento que peina mi cabello.
Soy todos los santos que cuelgan de mi cuello.
El jugo de mi lucha no es artificial,
Porque el abono de mi tierra es natural.

Tú no puedes comprar al viento.
Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
Tú no puedes comprar el calor.
Tú no puedes comprar las nubes.
Tú no puedes comprar los colores.
Tú no puedes comprar mi alegría.
Tú no puedes comprar mis dolores.

Você não pode comprar o vento
Você não pode comprar o sol
Você não pode comprar chuva
Você não pode comprar o calor
Você não pode comprar as nuvens
Você não pode comprar as cores
Você não pode comprar minha felicidade
Você não pode comprar minha tristeza

Tú no puedes comprar al sol.
Tú no puedes comprar la lluvia.
(Vamos dibujando el camino,
vamos caminando)
No puedes comprar mi vida.
MI TIERRA NO SE VENDE.

Trabajo en bruto pero con orgullo,
Aquí se comparte, lo mío es tuyo.
Este pueblo no se ahoga con marullos,
Y si se derrumba yo lo reconstruyo.
Tampoco pestañeo cuando te miro,
Para q te acuerdes de mi apellido.
La operación cóndor invadiendo mi nido,
¡Perdono pero nunca olvido!

(Vamos caminando)
Aquí se respira lucha.
(Vamos caminando)
Yo canto porque se escucha.

Aquí estamos de pie
¡Que viva Latinoamérica!

No puedes comprar mi vida.
 
 
Calle 13 

lunedì 24 ottobre 2011

puntino sulla i

il futuro è semplice
il presente è indicativo
tutto è relativo
quanto passato sotto ai ponti è passato
è finito l'infinito.

Dente

in quella notte molto complicata

c'è un aereo sepolto all'inizio del deserto del tuo petto
che ha un sentiero nel mezzo che porta a un pozzo
e intorno cupole di cattedrale da cui i miei occhi non vanno più via
dove se chiedi una promessa è molto facile che non ci sia

e sotto sagome di trincee immacolati pentagrammi
che nascondono il nascondiglio della più bella delle melodie
e poi c'è il fondo di un mare profondo dove fa male l'allegria
si espande in spume di anche bianche la scia che lascia la fantasia

in fondo gambe senza bugie in fondo pali di palafitte
alberi di nave senza radici senza più energia
e alla fine delle vele dei polpacci una complessa geometria
che ti mantiene in equilibrio che ti permette di scappare via

questo è quasi tutto
quasi tutto quello che ho scritto
alzandomi dal letto
inciampando nei tuoi fogli da disegno
in quella notte poco complicata
in quella notte senza vestiti
in quella notte dentro casa tua
e adesso lo sai


Dente

lunedì 17 ottobre 2011

come sempre più spesso tu luce

Sempre tu vento
sempre io conchiglia

Come sempre
son sicuro crescerai
come sempre
al mio fianco resterai

Un istante, una vita in scatola
come sempre una foto parlerà


Scivolo su certi modi di incontrarci con le mani
proprio in mezzo ai tuoi discorsi
proprio mentre parli.

Scivolo su queste notti

dove un battito di occhi chiusi quanto basta
chiusi per vederti.

Scivolo e ti vengo addosso
scivolo sempre piu' spesso

credo di provarci gusto ad aggrapparmi a te.

Come sempre
ti assicuro capirò
come sempre
oggi mi accontenterò
.

this must be the place

martedì 11 ottobre 2011

via con me



M'hai detto: ti amo.
Ti dissi: aspetta.
Stavo per dirti: eccomi.
Tu m'hai detto: vattene.

io in banca e amico con la jaguar gialla

Se il mio domani fosse simile ad una cartolina di Canazei
Forse ci andrei un po' più spesso
L'angoscia del futuro viene a letto con me
Ultimamente il mio umore mi fa il gioco delle tre carte

E se non riesci a guadagnare
con quello che sai fare
Ti toccherà farlo con quello che non sai fare
E se non riesci a guadagnare
con quello che vuoi fare
Ti toccherà farlo con quello che non vuoi fare

Come si fa a trent'anni
Ad essere in perfetta forma
Avrei bisogno di un amico in banca
Tu dimmi come si fa
A trent'anni ad essere una persona in gamba
Avrei bisogno di una Jaguar gialla

Se il mio domani fosse simile
Ad una vecchia foto in scogliera
Forse sarei più disteso
Avremmo più energie per le nostre fantasie
Avremmo più occasioni
per disegnare paesaggi


lunedì 10 ottobre 2011

il materiale e l'immaginario

Preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire

preferisco di gran lunga
la pazienza all'odio
che trabocca dalle marce
del motore nel mattino
come andare sempre in quarta
come non fare la fila
quale strada è meglio scegliere
per non stare fermi in coda

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?

preferisco di gran lunga
la bellezza inconsapevole
di una coppia di ragazze
che conversano lontano
alle facce toste indomite
che le spogliano con gli occhi
agli antipodi del sole
della seduzione

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

preferisco di gran lunga
la pietà allo stile
che mi tira per la giacca
e non mi fa dormire
dove mettere le mani
come stringere le mani
quale genere di faccia
indosserò domani?

chissà perchè
io faccio sempre male i conti?
chissà cos'è
che mi fa ridere?

sabato 8 ottobre 2011

brindo, prima che il vento dica che è giunta l'ora



È questo il problema di chi beve, pensai, versandomi da bere. Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.
Charles Bukowski


No pienso en ti
sólo te siento
pasando por mi
como un dulce viento.
Devendra Banhart

l'ufficio in riva al mare



Le cose si rompono in continuazione. Bicchieri, piatti, unghie. Le promesse. I cuori. I coglioni.
J.Picoult

martedì 4 ottobre 2011

io respiravo l'aria fredda con te

Esiste nel corpo la neve che non si squaglia in nessun ferragosto, rimane dentro un fiato come il mare dentro una conchiglia vuota. 

La neve tornerà come un pretesto
dipinta e sempre finta
e tu la irridi
la lusinghi e la sfidi
e la solleva il tuo sbuffo selvagg
io.

masterplan


Destino, secondo definizione, è un percorso prescritto. Per la lingua spagnola è più semplicemente arrivo.

E.De Luca

lunedì 3 ottobre 2011

una domenica notte

...e la conosci questa sensazione
questo senso di vuoto senza una ragione...

...e la conosci quella sensazione
quella voglia di fuggire senza una ragione...

...e la conosci bene questa sensazione
è una specie di ottimismo senza una ragione.

D. Brunori